lunedì 17 novembre 2014

old school

Alle volte la gente  non si rende proprio conto della fortuna che ha. Quando ho iniziato a suonare non c'era un posto come questo blog. Internet era lontana nella testa della gente... i social network....beh, lasciamo perdere. Il meglio che poteva capitare era organizzare un discreto passaparola quando facevi un concerto. Suonare per un panino e se eri stato bravo trovare la recensione di un tuoamico che fotocopiava in un centinaio  di pezzi la sua fanzine che chissa chi chissà dove avrebbe letto, trovando in un negozio di dischi (se nel frattempo eri stato bravo a registrare e a far girare le tue canzoni) una copia della tua demo. Un gruppo che faceva una qualsiasi genere alternativo ci metteva molto di più a emergere.

Ma era poi così male?
Se guardo ad oggi, fra un'invito su facebook ad un evento e un save the date su google calendar, recensioni di vecchi amici su questo o quel portale mi manca qualcosa. E non credo che dipenda solo dal fatto che ho cambiato zona, facce, tempo. Quello che manca, ma non solo qui, oggi, è la scena. E' quel guardarsi in faccia, uscire insieme, trovarsi sotto al palco con gente che non hai mai visto e, dandoti una pacca sulla spalla, organizzare un'altro concerto.

E' difficile avere una scena musicale: la scena è fatta di individui, persone che si riconoscono in uno stile di vita, in un tipo di dissenso, che provano qualcosa quando sentono un certo tipo di musica, che si trovano daccordo con quello che vedono.

E questo oggi manca. almeno qui. Bando alle ciance, agli inviti, agli eventi! Benvenga la tecnologia che aiuta, ma che nel sottobosco dell'underground che qualcosa pulsi ancora! Perchè la gente ancora c'è, quello che manca alla scena forse è il combustibile ad accenderla!

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