venerdì 17 marzo 2017

One For Belluno!

Wow, due postate sul blog dei What to fight for nello stesso mese. non succedeva da anni. Ed anche se un po' meno sul terreno ed in un periodo vorrei-ma-non-posso per alcuni di noi, oggi ci siamo ancora. 

Con qualche canzone in più (che oh, non fa mai male) qualche chilo in più e in meno ma la passione che finalmente, trovati dei giovani deboscia come noi in altri gruppi siamo liberi di rilasciare furiosamente come da tradizione; e non solo per noi; siamo consapevoli di chi siamo, dove siamo e quanto il nostro retaggio abbia inciso sulle nostre scelte oggi nella musica che suoniamo.

Ma veniamo ai fatti! E' ufficiale: Il 15 aprile suoniamo alla brass a Belluno con i tipi qui sopra che insieme a noi vogliono credere di più nella nostra terra e nella nostra scena. Decidiamo quindi di creare la prima edizione di "here they come to conquer B-Hell-1" iniziativa itinerante che speriamo abbia un riscontro per futuri eventi per continuare ad alimentare la fede cieca nel nostro underground.

L'occasione servirà a celebrare THIS IS B-HELL-1 ,nome sotto al quale contiamo di riunire chi, senza patria ne'padrone, cerchi delle persone interessate ad ascoltare le sue idee, di qualsivoglia natura espressiva. E non parliamo solo di gruppi, ma di chiunque abbia voglia di vedere questo posto vivere una volta per tutte!

Musicians, boarders, makers, anything doers: Welcome home. THIS IS B-HELL-1 !
Ci vediamo li bestie, siate numerosi (incrociamo l'incrociabile)

mercoledì 15 marzo 2017

Stop'n'go

La vita è troppo veloce, ed alle volte bisognerebbe fermarsi. Me lo ripeto da quando ho 14 anni, da quando il tempo è diventato mio nemico giurato.... tipo Joker per Batman. Mai d'accordo ma mai divisi.

Oggi però, anche se con un mostruoso ma puntale ritardo, in questo preciso istante mi impongo di fermarmi. Alla faccia del tempo che mi sta aspettando al varco, forse per come le cose nella mia, nella nostra vita stanno prendendo direzioni e sensi inaspettati.

Mi, Ci fermiamo un secondo perchè Donato esce dal gruppo, appunto perchè la vita corre veloce. E non sempre e possibile fare tutto.

Cosa si dice a questo punto? Si alzano i boccali ad un'amico che, con il suo stile, esce senza sbattere la porta (perchè dopo un certo punto della propria vita non è più saggio farlo...) se ne va dalla nostra formazione sommestamente, incurante e forse inconsapevole della grandezza e dei grandi momenti che ci hanno visto crescere insieme.

Si ripensa al momento in cui, ad una festa di compleanno di tuo figlio un gigatrilione di anni fa conoscevi uno che suonava la chitarra. Pochi mesi dopo a casa sua visitavi il più grande muro di Ciddì che mente umana possa concepire (Giuri! tipo te con le action-figures-e-le-nerf-e-i-lego-e-i-fumetti-tuttinsieme ma solo di cd!).Oh Don, poi un giorno casa tua la facciamo diventare una mecca, per gli audiofili, cristo santo....


A cosa si ripensa, se non a tutte le volte che si è iniziato da soli perchè nessuno ci credeva come noi due (fino a che non sono arrivati gli altri) ed a tutte le volte che "Cesco, non mollare, un buon batterista lo troviamo, le canzoni non sono male..." e poi qualcuno è arrivato...

Cosa si fa a questo punto? lo si guarda andare via con il sorriso che "oh, Belluno è piccola, tanto ci si becca in giro", con quella nostaglia che la vita ricomincerà troppo veloce e che forse non è esattamente facile ribeccarsi. Ma oh! una birra ci sta! E tienili bene i Legni Don, che prima o poi ci si rivede nella scena e si risuona furiosamente come continueremo a fare. Per te. Per noi.