venerdì 12 gennaio 2018

Giro di boa

Lo hai già scritto. lo hai già detto. Credere in un gruppo è dura, soprattutto a Belluno. Inizi. Scrivi. Provi. Vivi. Muori. Ripeti. Alle volte sei tu che mangi l'orso (e ti ci pigli qualche soddisfazione) alle volte è l'orso che mangia te.

E questo è uno di quei periodi. Quattro anni fa mettevi in piedi timidamente un gruppo. Altre facce. altre esperienze. A 40 anni ormai fai fatica a crederci oggi dopo tutto quello che è passato.

Sono successe troppe cose e tutto si è complicato, tu forse non hai più la forza e tutto nella tua vita sta cadendo a pezzi. Ma oh, la musica salva. Magari uno di questi giorni te lo fai tatuare pure.
Tanto, cazzata più, cazzata meno...

E così, dopo un chitarrista, un batterista dalle ceneri di un lontano passato speed-e-trash-metal chi come  ti ha sostenuto li dentro, ascoltato, visto disperarti per come tutto alla fine il più delle volte sia destinato a peggiorare tira fuori dal cilindro Simone. Cosa vedi? speranza.

Che forse tutto si pò ricostruire, o cambiare, perchè quando qualcosa non va bisogna rimboccarsi le maniche, sporcarsi e crederci come se non ci fosse domani. Anche e quando è più difficile farlo. Anche quando la non-scelta rappresenta, inevitabilmente, una scelta peggiore.

Perchè in fondo, molto in fondo, senti che non tutto è perduto.
E oh. La musica salva ancora. e non solo te a quanto pare :)

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