mercoledì 14 giugno 2017

Ho visto Mark dei blink182. Ma anche no.

Rieccoci. Grandi momenti da incorniciare.
Festa del compleanno di Jack. o forse era mesi prima. boh. Insomma sono alla terza (?) boh forse ventordiciesima birra (che poi jack mi devi spiegare una cosa. Ma in panz caverna la birra non finisce mai?) e ad un certo punto vedo Mark Hoppus dei Blink 182. No, giuri sul serio che era lui. Ora, sapevo A- che al ritrovo di noi deboscia non poteva esserci Mark. B- I blink non li ascolto da quando avevo 14 anni e ho pensato "cazzo che bene che è invecchiato, ma come fa, mangia merda di mago?" C- No, niente stavo per apostrofarlo nel mio Venglish (l'inglese veneziano che dopo lo spanglish quest'anno spopolerà tantissimo) quando, impaurito si è girato a guardarmi credendo che volessi stuprarlo.

"Beah Mark" gli ho detto. e lui mi fa "Mark chi?"
sconforto, delusione, io stronzo. Si chiamava Paolo, suonava in un'altro gruppo il basso. E insomma. Metti la comune passione che abbiamo scoperto di avere per manga, fantascienza, videogiochi vintaggi, giochi in scatola e cose inutili ai più e lima-di-qua-e-taglia-di-la alla fine son già tre settimane che suona con noi la chitarra.
Fase transitoria? dipende da un devasto di cose, ma direi che siamo sul pezzo.
Beah Mark!

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